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Campofontana - 24 luglio 2016
Cosa fare dopo tre giorni di festival in cui hai sentito musica h24 e che ti ha lasciato dentro emozioni difficili da dimenticare? Semplice, si va ad un altro concerto!! Badate bene, qui non parliamo di un concerto qualunque, ma di un vero e proprio evento, visto che il protagonista è un personaggio che non ha bisogno di presentazioni: parlo di mr. David Gilmour, 70enne con cinquant'anni di carriera, unanimemente riconosciuto tra i più grandi chitarristi di sempre ed anima di una delle band più innovative, carismatche ed influenti della storia: i Pink Floyd, più che una band un mito, un'icona aldilà del tempo.
Lo show si svolge in uno scenario magico come quello della nostra Arena, l'impianto si mostra imponente sia a livello audio che di luci, che saranno grandi protagoniste della serata; sullo sfondo, il gigantesco occhio di floydiana memoria su cui si alterneranno immagini, filmati, diapositive ( che colpiscono e catturano anche al giorno d'oggi, per dire quanto fossero e siano avanti anni luce ) alternate a primi piani del maestro.
Recuperate un po' di energie dopo aver dormito 8 ore in quattro giorni, e dopo un ritorno al lavoro che a definirlo traumatico gli si farebbe un favore, io e il mio fidato compare di ventura Bicio entriamo nel nostro bel settore numerato e ci mettiamo comodi ad attendere l'inizio dello spettacolo.
Accanto a me, un signore che ha superato da un po' la cinquantina mi parla del concerto della sera prima ( al quale aveva partecipato, i veri fans fanno la doppietta!! ) e dei brividi che gli ha lasciato dentro; ottimo allora, non vorrà deluderci proprio stasera!!!
Gilmour entra in scena alle 21.05 e scalda subito l'ambiente con tre pezzi tratti dal suo ultimo lavoro solista, Rattle that lock, uscito nel 2015.
Si parte con 5 a.m., un pezzo che va in crescendo, con una forte presenza delle tastiere ed un primo, forte accenno dello stile chitarristico di Gilmour.
Treves Blues Band + Counting Crows + Bruce Springsteen
Alla vigilia, alcune stime parlavano addirittura di 100.000 spettatori; i paganti saranno “solamente” 60.000. Poco male, quando si guardava la “marea” di mani alzate al cielo, non si poteva non rimanere impressionati. Il concerto seguirà a grandi linee la struttura di quello visto a Milano il 3 luglio, ma offrirà diverse autentiche perle.
Per noi gli ingredienti sono gli stessi che ci hanno accompagnato due anni fa al concerto dei Rolling Stones: la giusta compagnia, rimpinguata in genere e numero, la passione per la musica e la suggestiva ambientazione. Arriviamo ai cancelli, ancora chiusi, nel primissimo pomeriggio e nel giro di un’ora riusciamo ad entrare senza grossi intoppi, dopo essere stati perquisiti ed ispezionati con il metal detector: i fatti di Nizza di due giorni prima hanno indotto l'adozione di misure di sicurezza ben più ferree rispetto a quanto visto a Milano. Scendiamo quindi sul terreno del Circo Massimo e subito restiamo impressionati dall’entità dell’impianto audio-visivo: oltre al “solito” palco maestoso (ma sobrio), sono presenti tre coppie di torrette per l’amplificazione, posizionate a circa un quarto, a metà e a tre quarti della lunghezza della venue (unica soluzione possibile per ovviare al ritardo nella diffusione del suono, viste le dimensioni del sito).
Leggi tutto: Bruce Springsteen al Circo Massimo, 16 luglio 2016
Chissà se le parole di Pace e Fratellanza che la Baez ha cantato stasera saranno mai arrivate ai terroristi (uno o più, non si sa) che hanno massacrato la gente di Nizza in festa per la Presa della Bastiglia.
Chissà se questi fanatici, armati anche da mani italiane, avranno mai udito canzoni come le sue…e capito il significato più profondo di un “Grazie alla Vita, che mi ha dato tanto”, loro, che quelle vite hanno falciato assieme alle proprie.
Chissà se gli inesistenti dèi del Cielo avranno pietà o puniranno i loro “fans” per questi crimini inimmaginabili…
…e si che la Grandissima Joan ha iniziato il concerto di stasera, in un teatro del Vittoriale gremito, cantando l’italianissima “Un Mondo d’Amore”, da sola, con la voce che a settantacinque anni ha ancora i toni da usignolo conosciuti ai tempi di Woodstock!
Come per il Vestenastock, il messaggio che arriva è che "veniamo dalla terra" e questa terra è quindi da salvare. Contadini che seminano in apertura, per quello che sarà un grande raccolto (Harvest). Neil Young apre malinconico, al piano, con una "After The Gold Rush" ripresa da un lontano '71. E' subito poesia, tra tasti di piano e note di un'armonica che scorre vinbrante e amplificata da brividi!! Il seme argenteo di Madre Natura stava per volare verso una nuova casa nel sole.
Sulla sinistra, Villa Contarini col tramonto alle spalle... e pesanti nuvole nere in avvicinamento. Si sta freschi mentre parte la chitarra acustica sulle note di "Heart of gold", chiaramente cantata dalla quasi totalità del pubblico. Una partenza brillante in solitaria, poetica, intensa, malinconica. E in acustica riprende altri pezzi dall'album del '72, che scalò le classifiche americane dell'epoca. Procede con l'arpeggiata "The needle and the damage done" e con "Comes a time" (dall'album omonimo datato ottobre '78).
Leggi tutto: Neil Young & Promise of the Real - Piazzola sul Brenta - 13 luglio 2016
Grande Frank!Sempre operativissimo!! Ti spero in forma!! Ci becchiamo una sera prossimamente? Stame ben!
ciao Andrea, hai fatto bene, giornata limpida. Io dormito fino a tardi e poi ho fatto un salto a vestena
Grazie Frank!! Tutto ok? Io torno ora da un girazzo in bici inaspettatamente bellissimo in Val del Chiampo! Ciao belo! A presto!!
causa virus continui... quando si invia messaggio, compilare operazione matematica sottostante e poi Submit. Grazie
mmm a quanto pare l'aggiornamento del sito mi ha cancellato tutti i messaggi... molto molto bene!!!
peccato perché è sempre un piacere ascoltarlo anche per me non conosco così bene tutti i suoi album
già, noi con la scusa del bimbo ci siamo spostati alla prima canzone di De Sfroos alle ultime panche così da essere pronti a scappare
Frank ultra operativo! :D Ieri sera che fuga!! Peccato parchè se prospettava na bella serata!
ola, buondì a tutti, prossimamente recensioni di Neil Young, Joan Baez e Sprringsteen (Roma). besozzz
Caioooo!!! Maledetto!! Come steto?! Te go intravisto al vestenastock...azzarola gnianca el tempo de na ciacola!!
Buondììììì, dai che manca poco al Vestenastock. Intanto sul sito trovate il nuovo calendario con tutti gli eventi più importanti!!! Cliccate sugli eventi per vedere il calendario completo
ciao Caio e ciao Andrea! Ho voglia di suonare, sta uscendo il sole ma mi tocca lavorare!!!
Ciaoooo Birbassi Spero che stasì ben . Belo a se el novo sito complimenti a Frank . Anca mi go bisogno de fUga